2024
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MASSARI
ALL'ORO
E ALL'ARGENTO
DI ROLANDO MIRKO BORDIN
I MASSARI, DETTI ALTRESI' ESTIMATORI UFFICIALI ALL'ORO E ALL'ARGENTO, O ALLE MONETE, SONO I PIU' ANTICHI PREPOSTI AL GOVERNO DELLA ZECCA, LI TROVIAMO NEI DOCUMENTI, RICORDATI SINO DALL'ANNO 1224.
IN UN DECRETO DEL MAGGIOR CONSIGLIO SI LEGGE CHE SI SCELGANO DUE UTILI ESPERTI UOMINI SOPRA IL FATTO DELL'ORO E DELL'ARGENTO COTTI (PURO 1000/ MILLESIMI), I QUALI DEBBANO AVERE UNA STAZIONE IN RIALTO, E DEBBANO OBBLIGATORIAMENTE RECARSI OGNI GIORNO, CON L'ASSISTENZA DI UN SCRIVANO.
QUATTRO ANNI DOPO (14 NOVEMBRE 1273), VIENE ISTITUITO SEMPRE A RIALTO L'UFFICIO CON ALTRI DUE COMPONENTI RESPONSABILI ALL'ORO.
04 MAGGIO 1379.
NELLA ZECCA, PER DELLE STRAORDINARIE VICENDE AVVENUTE SI DECIDE DI ACCORPARE DUE NOBILI COADIUTORI.
SI LEGGE CHE INSIEME AI QUATTRO GIA' OPERATIVI, AVENTI GLI STESSI OBBLIGHI E AUTORITA' AVREBBERO SICURAMENTE AUMENTATO LA PRODUTTIVITA', ASSOLVENDO CON PUNTUALITA' LA PRODUZIONE DELLE MONETE SENZA RITARDI.
OLTRE AGLI ADDETTI INSERITI NEL CAPITOLARE CHE LI DIRIGEVA, I MASSSARI, DOVEVANO ESSERE ELETTI OGNI DUE MESI PER ORDINE DELLA MAGISTRATURA (QUESTA MAGISTRATURA AVEVA UN'IMPORTANTE AZIONE ALL'INTERNO DELLA ZECCA VENETA).
SUCCESSIVAMENTE, SI PROCEDEVA A DARE ORDINI SULLA MANOVALANZA E SULLE FACOLTA' CHE GLI STESSI MASSARI DOVEVANO ADEMPIERE.
ANNO 1349.
LA QUARANTIA, CONOSCIUTA A MEZZO DEI TRE SUOI MEMBRI CHE LA COMPONEVANO, NECESSITAVA DI PORRE MOLTI CAMBIAMENTE LOGISTICI NELLA ZECCA
.
L'UFFICIO PREPOSTO DELLA MONETA D'ORO E DELL'ARGENTO, DECISE IL 05 OTTOBRE, DI CREARE TRE SAVII, DANDO LORO L'INCARICO DI RICERCARE CON SOTTILE ESAME E MATURO CONSIGLIO LA CONDIZIONE DI DETTO UFFICIO, NONCHE' DI QUELLO ATTINENTE AD ESSO.
ERA NECESSARIO RIFERIRE PRONTAMENTE AL SENATO CIO' CHE I TRE SAVI PENSASSERO SUI RIMEDI PIU' ACCOMODATI DA ADOPERARSI, PER DARE MIGLIORE ORDINE.
TUTTO QUESTO CON GRANDE...BENEFICIO.
PORTATO A TERMINE L'INCARICO CON CELERITA', IL 20 DELLO STESSO MESE ALLA COMMISSIONE, I TRE SAVII ESPOSERO IL LORO AVVISO SU QUANTO AD ESSI ERA STATO CHIESTO.
NELLA SCRITTURA PRESENTATA ALLA QUARANTIA SI LEGGE L'APPREZZAMENTO DEL CAPITOLARE.
AI MASSARI SI IMPONGONO DELLE NUOVE NORME RIGUARDANTI L'ANDAMENTO DELLA LORO AZIENDA, L'ECONOMIA, LA MANIERA DELLA RAFFINAZIONE DELL'ARGENTO, DI COME RICEVERLO E DI COME PAGARLO, RENDENDO CONTO DUE VOLTE AL MESE DEI PROVENTI AVUTI.
SI LEGGE NELLE NOTE SOPRA LA ZECCA DI ALCUNI ABUSI DA PARTE DEI MASSARI E DI ALTRI FUNZIONARI DI ZECCA.
QUESTI "ABUSI", SONO PERPETRATI NELLE MANCANZE DELLA PERCENTUALE DI FINO NELL' ARGENTO DELLE MONETE, OPPURE NELLA CONTABILITA' DI CARICO (ACQUISTO DELLE LEGHE), OPPURE NELL'ACQUISTO DEI MATERIALI PER L'OFFICINA DELLA ZECCA COME IL FERRO, LE LEGHE, LE ATTREZZATURE, LA LEGNA, IL CARBONE, ECC.
PER TUTTO QUESTO SI DENUNCIA IN MANIERA PACATA QUASI SOTTOVOCE DAVANTI AL CONSIGLIO PER NON OFFENDERE I PATRIZI INCARICATI DELLA ZECCA.
VI SONO ANCHE PROPOSTE DI RIFORME NELLE ELEZIONI, NELLA LORO DURATA E NELLE PRATICHE SECONDARIE A MIO AVVISO PUNTIGLIOSAMENTE RIGOROSE.
IL MAGGIOR CONSIGLIO DOPO POCHI GIORNI EMETTE UN DECRETO IMPORTANTE.
SI ORDINA CHE PER RECARE PROFITTO L'ORO DEBBA ESSERE LAVORATO IN MANIERA SPARTANA, TANTO PIU' CHE TALE SEPARAZIONE DELLA LEGA (GIA' DECISA), DIA L'AGIO DI VELOCIZZARE IL CAMBIO CON I COMMERCIANTI.
SI ORDINA CHE SIANO APERTE DUE ZECCHE OPERATIVE E CHE I MASSARI SIANO NOMINATI DALLA QUARANTIA DEL SENATO, PURCHE' IDONEI PER ESSERE ASSEGNATI ALLE DUE ZECCHE.
ANNO 1416.
IL 30 APRILE 1416, AI DUE MASSARI ALL'ARGENTO VIENE AGGIUNTO UN TERZO.
INIZIALMENTE I MASSARI TOLTI DAL PATRIZIATO PER L'INCARICO IN ZECCA NON AVEVANO UN POTERE DECISIONALE ASSOLUTO.
DURAVANO NELLA ZECCA DUE ANNI, E POTEVANO ESSERE RIELETTI PER ALTRI DUE.
SUCCESSIVAMENTE PER DECRETO, LA LORO DURATA ERA DI UN'ANNO E LA LORO CARICA POTEVA ESSERE ESTESA PER UN SECONDO.
LE MATERIE CHE A ESSI COMPETEVANO ERANO QUELLE RIGUARDANTI LE MONETE IN L'ORO E ARGENTO.
LA MANIFATTURA DEI DUE METALLI ERANO VINCOLATI DA UN BOLLO ANNOTATO PER SCRITTURA CON FIRMA DA PARTE DEL MASSARO IN CARICA.
DA QUI E' L'ORIGINE ISTITUITA DEL PUBBLICO SIGILLO SU OGNI MANIFATTURA.
ANNO 1355.
QUESTO PRIMO SIGILLO VENNE ISTITUITO NELL'ANNO 1355.
TUTTI I MATERIALI USCENTI DALLE OFFICINE COME PARTICOLARI LE PROVE, I SAGGI, LE LAMINE PER LE BOLLE DOVEVANO ESSERE RIGOROSAMENTE TRASCRITTI E FIRMATI SUL LIBRO MASTRO, TUTTO QUESTO PER IMPEDIRNE LE FRODI.
AI MASSARI VENIVA INGIUNTO, PER DARE FIDUCIA AL COMMERCIO DI PORRE SULLE MONETE LE LORO SIGLE INIZIALI (NOME COGNOME).
I MASSARI AVEVANO IL DIRITTO DI INQUISIZIONE E DI PENA CON L'OBBLIGO DI PORTARE ARMI.
ANNO 1454.
IL MAGGIOR CONSIGLIO RACCOMANDA LA ZECCA AL SENATO, RINNOVANDOLO OGNI MESE DI GENNAIO, FINO ALL'ANNO 1583.
ANNO 1583.
LA SOVRAINTENDENZA SOPRA GLI ORI ET ARZENTI VERSO LA FINE DELL'ANNO 1583, ANCORA UNA VOLTA SI VEDE PASSARE DAL MAGGIOR CONSIGLIO DEI DIECI PER GLI ATTI CRIMINOSI AL RIPARO E PENA CONTRO GLI ABUSI RIGUARDANTI LE FRODI DOVUTE ALL'IMPOVERIMENTO DELL'INTRINSECO DEI METALLI PREZIOSI COMPRESE LE MONETE FALSE DI BASSISSIMA LEGA FATTE PASSARE PER OTTIME, MA ANCHE PER LE DIRETTIVE POLITICHE-ECONOMICHE INTERNE ALLA ZECCA.
LA DECISIONE RADICALE DEL MAGGIOR CONSIGLIO E' QUELLA DI ORDINARE AI MASSARI LA RESPONSABILITA' COMPLETA DELLA ZECCA.
L'ORDINE E' DI DESCRIVERE MINUZIOSAMENTE TUTTO IL DENARO IN ECCEDENZA NELLE CASSE, CON DIVIETO ASSOLUTO DI POTERE FARE SPESE STRAORDINARIE SE NON RICHIESTE, PER POI IN UN SECONDO MOMENTO ESSERE EVASE, CON LICENZA DAI TRE SAVII DEL CONSIGLIO DEI DIECI.
N° 001-B
PESO MONETALE DEL DUCATO IN ARGENTO, DETTO DUCATELLO
grammi: 22,5900
N° 1336
DUCATO IN ARGENTO, DETTO DUCATELLO
grammi : 22,5890