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2024

 

 

 

 

 

FRANCESCO CORNER

 

 

DOGE 101°

(1656)

 

 

MASSARI ALL'ARGENTO

 

 

 

 

 

 

 

 

DI  ROLANDO MIRKO BORDIN

 

 

 

 

 

|F¬C |

 

 

FRANCESCO CORNER 

 

 

 

 

 

 

 

MONETE CONIATE

 

 

SEDICESIMO DI SCUDO DA 10 SOLDI-S.GIUSTINA.

 

TRENTADUESIMO  DI SCUDO DA 5 SOLDI-S.GIUSTINA.

 

SCUDO DELLA CROCE DA 140 SOLDI (7 LIRE).

 

MEZZO SCUDO DELLA CROCE DA 70 SOLDI (3,5 LIRE).

 

QUARTO DI SCUDO DELLA CROCE DA 35 SOLDI (1,75 LIRE).

 

OTTAVO DI SCUDO DELLA CROCE.

 

DUCATO DA 124 SOLDI  S.GIUSTINA.

 

MEZZO DUCATO DA 62 SOLDI  S.GIUSTINA.

 

QUARTO DI DUCATO  S.GIUSTINA.

 

OTTAVO DI DUCATO  S.GIUSTINA.

 

SEDICESIMO DI SCUDO DA 10 SOLDI  S.GIUSTINA.

 

BAGATTINO DA 12 SOLDI.

 

 

COLLEZIONE  R.M.BORDIN
COLLEZIONE R.M.BORDIN

 

 

Francesco Corner, figlio del Doge Giovanni, fu chiamato a succedere al Doge Carlo Contarini, ma dopo soli dicciannove giorni il trono ducale rimase nuovamente vacante.

 

Ripercorrendo la scarsa documentazione esistente nell’Archivio storico di Venezia e nell’Archivio di Stato di brescia troviamo   che, il Maggior Consiglio dei Dieci diede l’ordine ai provveditori della Zecca sopra gli ori e gli argenti, che tutte le monete ritirate dovevano essere rifuse e non riconiate sulle stesse del precedente Doge.

 

Con l’avvento inaspettato dell’elezione del Doge Francesco Corner il Senato dovette suo malgrado in via del tutto eccezionale abolire temporaneamente la loro Legge gia’ da tempo approvata, inoltre non avendo avuto il tempo strettamente necessario per eleggere il Massaro troviamo sulle monete d’argento la sigla ( FC ) iniziali dello stesso Doge che era gia’ stato eletto Massaro il giorno 19 ottobre 1655 sotto il dogato di Carlo Contarini.

 

Nell’usanza di gettare le monete al popolo nel giorno dell’incoronazione con il Doge accomodato in una portantina chiamata “Pozzetto” portato di corsa dagli Arsenalotti lungo la Piazza di S.Marco venivano gettati Soldi in rame ,trentaduesimi da cinque Soldi di Scudo e i sedicesimi da dieci Soldi con S.Giustina, monete queste coniate con estrema velocita’ dalla Zecca .

 

Se per lo Zecchino la disposizione era immediata, la “Mezza S.Giustina“ fu coniata dai tre ai quattro giorni piu’ tardi dalla Zecca per problemi di approntatura dei conii assieme agli altri tipi monetari.

 

Alla Morte del Doge in secondo tempo tutte le monete circolanti vennero ritirate immediatamente per essere rifuse, quindi solamente pochi esemplari riuscirono a salvarsi grazie al Commercio di quel breve periodo di tempo.

 

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il grado di rarita’ della moneta descritta e':

R.5.

 

questo e' il terzo esemplare conosciuto, gli altri due esemplari sono rispettivamente conservati presso il Museo Correr ex collezione Nicolo' Papadopoli e  nel Museo Bottacin di Trieste.

 

Questa moneta manca nella collezione reale di Vittorio Emanuele III.

 

Non e’ mai apparsa in Aste pubbliche fino ad oggi -(anno 2023)- .

 

La conservazione della moneta qui fotografata e descritta  e’ di grado superiore rispetto agli altri due esemplari conservati nei due Musei.

 

 

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