E' CONSENTITO L'USO DI QUALSIASI CONTENUTO DI QUESTO SITO, PREVIA ESPRESSA AUTORIZZAZIONE DELL'AMMINISTRATORE.
-CENOMANI
-INSUBRI
-PEDEMONTANI
-LIBUI
-SALLUVII
-VERAGRI
-VENETI
MOLTO PARTICOLARE RISULTA LA STRUTTURA TECNICA DELLA DRACMA PADANA DEI CENOMANI E DEI SALLUVII, MOLTO SIMILARI FRA DI LORO CON GLI INSUBRI.
PER GLI INSUBRI, I LIBUI, I SALLUVII E I PEDEMONTANI, SI PUO' AFFERMARE CHE ADOTTARONO UNA TECNICA DOPPIA PER I TONDELLI,
PER FUSIONE
1)-DI FORMA LENTICOLARE.
2)-BARRA ALLUNGATA IRREGOLARE -TRANCIATA CON SCALPELLO.
PER CORREGGERE IL PESO VENIVA UTILIZZATO IL SISTEMA A TRANCIA, IN PARTICOLARE MODO PER LE DRACME DI TIPO PESANTE ( III-II SEC.A.C. ).
QUESTO TIPO DI TECNICA E' COMPLETAMENTE DIVERSA DA QUELLA UTILIZZATA PER TUTTE LE ALTRE DRACME DEI CELTI PADANI, COME I VENETI ? - GLI INSUBRI (LEPONZI) - I LIGURI? - I VERAGRI I BOII-CENOMANI.
ESSENDO LE DRACME "PADANE" INIZIALMENTE IMITAZIONI, CIOE' FALSI AD IMITAZIONE DELLE DRACME DI MASSALIA AVENTI FORMA LENTICOLARE, NON DISCOSTAVANO ASSOLUTAMENTE DALLA TECNICA DI ESECUZIONE DEI PEZZI IN ARGENTO UFFICIALI.
OVVIAMENTE QUESTE DRACME ("FALSE"-AD IMITAZIONE), AVEVANO INIZIALMENTE UNA UNA BASSA LEGA CON TITOLO 600-730 MILLESIMI CIRCA DI METALLO PURO RISPETTO ALLE DRACME DI MASSALIA CHE AVEVANO UN TITOLO DI 900-920/MILLESIMI AL MASSIMO.
ESAMI METALLURGICI
(COPPELLAZIONE)
ESAMINATO UN GRUPPO DI DRACME PADANE IN GENERALE, IL RISULTATO DELLA COMPOSIZIONE DELLA LEGA IN MILLESIMI E':
IN PERCENTUALE DA 0/... A 1000/...
669% ARGENTO
228% RAME GEMINALE
80% STAGNO
22-% PIOMBO.
ANTIMONIO ASSENTE -LA PERCENTUALE MANCANTE PER ARRIVARE AI 1000/MILLESIMI-,IN QUESTO CASO PIU' O MENO E DEL: 0,90-1%
NB:
NELLA COPPELLAZIONE NON RISULTANO ALTRI TIPI DI METALLI O RESIDUI COME L'ANTIMONIO ( STIBIUM ), ESSENDO QUESTO UN SEMIMETALLO AVENTE L'ASPETTO DEL METALLO, MA NON HA STRUTTURALMENTE IL COMPORTAMENTO CHIMICO-FISICO.
IL PIOMBO IN LEGA CON L'ANTIMONIO NE AUMENTA NOTEVOLMENTE LA DUREZZA E LA RESISTENZA MECCANICA.
INSUBRI -LEPONZI
DRACMA N° 1931
18° TIPO
ESAMI METALLURGICI
(COPPELLAZIONE)
ESAMINATO UN GRUPPO DI DRACME APPARTENENTI AGLI INSUBRI-LEPONZI, IL RISULTATO DELLA COMPOSIZIONE DELLA LEGA IN MILLESIMI E':
IN PERCENTUALE DA 0/... A 1000/...
500% ARGENTO.
383,4% RAME GEMINALE.
96,2% STAGNO.
19,5% PIOMBO.
TOTALE METALLI
999,1% - / 1000/MILLESIMI.
ANTIMONIO - ASSENTE
0,090% - 1000/MILLESIMI.
LA PERCENTUALE DI ANTIMONIO TOTALE MANCANTE PER ARRIVARE AI 1000/MILLESIMI.
0,090% MILLESIMI CIRCA.
II-I SECOLO A.C.
ABBASSAMENTO DEL TITOLO DELL'ARGENTO
LE DRACME PADANE SUBISCONO, A CAUSA DI EVENTI BELLICI CON CONSEGUENTI CRISI ECONOMICHE, UNA RIDUZIONE CONSISTENTE DEL PESO, OLTRE ALL'ABBASSAMENTO INTRISECO DEL METALLO PREGIATO, L'ARGENTO.
LA MONETAZIONE FU EMESSA DA UN PUBBLICO POTERE PER UNA LEGA, SE COSI' POSSIAMO CHIAMARLA, FATTA DI POPOLAZIONI DIVERSE UNITE SOLAMENTE DAL POTERE CENTRALE.
LE ALTRE POPOLAZIONI NON ADERENTI ALLA LEGA, ESTERNAMENTE CONFINANTI E NON, BATTERONO LA LORO MONETA CON UN ULTERIORE SVILIMENTO DEL METALLO NOBILE, OLTRE ALL'ABBASSAMENTO DEL PESO. CHE NON SUPERAVA IL VALORE DI 02-03 DECIMI DI GRAMMO CIRCA, PER AVERE MAGGIORI GUADAGNI.
IN QUESTO MODO AVVIENE ESATTAMENTE COME PER LE DRACME UFFICIALI DI MASSALIA, LA FALSIFICAZIONE DELLE STESSE DRACME PADANE DA PARTE DELLE POPOLAZIONI NON ADERENTI ALLA "LEGA" ABBASSANDONE ULTERIORMENTE IL PURO INTRINSECO DELL' ARGENTO.
VERSO IL FINIRE DEL SECONDO SECOLO A RIDOSSO DEL PRIMO, LE DRACME GRADUALMENTE SUBISCONO UN FORTE SVILIMENTO DEL METALLO NOBILE, ATTESTANDOSI QUASI IN MANIERA DEFINITIVA AL TITOLO DI 270-300/ MILLESIMI CIRCA.
DRACMA N° 503
LE EMISSIONI SUBERATE DEI DENARI ROMANI INFLUISCONO IMMEDIATAMENTE LE DRACME PADANE CAMBIANDONE RADICALMENTE IN TEMPI VELOCI IL SISTEMA DELLA FABBRICAZIONE.
E' ATTENDIBILE CHE, NEL PERIODO IN CUI PIU' INTENSA ERA L'ALTERAZIONE MONETARIA ROMANA, SIANO ENTRATI NELLA PIANURA PADANA DENARI SUBERATI.
SICURAMENTE COL PASSARE DI POCO TEMPO LE POPOLAZIONI PADANE ANNO ACQUISITO QUESTO TIPO DI TECNICA DI FABBRICAZIONE, PROCEDIMENTO CHE RICHIEDE UNA ESPERIENZA MONETARIA NOTEVOLE.
GRANDE DIFFICOLTA' CONSISTEVA NEL RIVESTIRE IL TONDELLO DI METALLO, (RAME O FERRO), CON LAMINA DI ARGENTO, AVENTE UNO SPESSORE BASSO MA CHE DOVEVA RESISTERE ALLA CONIAZIONE.
IL TONDELLO DI RAME O FERRO UNA VOLTA RIVESTITO DALLA SOTTILE LAMINA D'ARGENTO DOPO UN PRE-SCIACCIAMENTO MECCANICO VIENE PORTATO AL PUNTO DI FUSIONE.
IN QUESTO MODO I DUE METALLI PER EFFETTO DELL'ALTA TEMPERATURA PER FUSIONE SI AMALGAMANO PERFETTAMENTE.
TECNICA ABBASTANZA FACILE PER I GIORNI NOSTRI MA QUASI IMPENSABILI PER I MEZZI A DISPOSIZIONE A QUEI TEMPI.
IN QUESTO CAPITOLO, HO VOLUTAMENTE DESCRITTO LE TIPOLOGIE DELLE DRACME SULLA BASE DELLE FOTOGRAFIE INGRANDENDO AL MASSIMO L'IMMAGINE, PER DARE UNA GIUSTA VISIBILITA' ED UNA CORRETTA DESCRIZIONE.
CENOMANI
DRACMA N° 1448
DIMENSIONE 1-1
DIAMETRO MASSIMO MILLIMETRI: 16,300
FOTO 1
LATO TRANCIATO
SOLITAMENTE LE DRACME DEI CENOMANI SIA DEL TIPO LEGGERO CHE DEL TIPO PESANTE VENIVANO ESEGUITE CON QUESTO TIPO DI TECNICA: (TRANCIATURA).
PER TAGLIARE I PEZZI DA UNA STRETTA E CORTA BARRA D'ARGENTO, OTTENUTA PER FUSIONE DEL METALLO COLATO DIRETTAMENTE IN UNA MATTEROZZA A STRISCIA, (DALL'INCAVO SEMITONDO) SI DOVEVA UTILIZZARE UNO SCALPELLO.
NB:
LE MONETE CON ALTO GRADO DI CONSERVAZIONE SONO MOLTO TAGLIENTI ALLE LORO ESTREMITA'.
FOTO 2
LATO ABBASTANZA REGOLARE DI FORMA BOMBATA DOVUTO DALLA PRESSIONE DEL CONIO TRAMITE BATTITURA SUL METALLO
DRACMA N° 1433
DIMENSIONE 1-1
DIAMETRO MASSIMO MILLIMETRI: 15,010
LA DRACMA -1433- E' STATA TAGLIATA CON SCALPELLO E NON CON AUSILIO DI CESOIE. COME VARI ARTICOLI ASSERISCONO ERRONEAMENTE .
LE CESOIE (CESOIA ), PER PEZZI DI METALLO COSI PICCOLI E DI SPESSORE CONSISTENTE NON RIUSCIREBBERO MECCANICAMENTE A TAGLIARE O SGROSSARE LE ECCEDENZE DI METALLO.
LA SPEZZATURA FINALE
CON PINZE O A MANO
QUESTA ERA UNA TECNICA PARTICOLARMENTE DIFFUSA, PER IL MOTIVO CHE ALTRIMENTI, SI SAREBBE DOVUTO AFFILARE CONTINUAMENTE LA LAMA ROVINATA DELLO SCALPELLO, BATTENTE SU SUPERFICI DURE, IN QUESTO CASO FATTE DI FERRO.
NON POTEVA LA SUPERFICE ESSERE DI RAME O ALTRO METALLO TENERO, AVREBBE SICURAMENTE ALTERATO L'ASPETTO FINALE DELL'ARGENTO NELLA SCHIACCIATURA-TRANCIATURA DEI DUE METALLI, DOVUTA INEVITABILMENTE DALLO SCALPELLO.
QUINDI CERCANDO DI NON TRANCIARE DEFINITIVAMENTE IL TONDELLO SI ADOTTAVA LA TECNICA DI SPEZZARE I PEZZI D'ARGENTO CON LE MANI NUDE O CON L'AIUTO DI ADEGUATI STRUMENTI COME, PINZE O TENAGLIE.
ATTENZIONE CHE QUESTA ERA PER LA PRIMA TRANCIATURA.
PER LA CORREZIONE DEL PESO SI ADOTTAVA SICURAMENTE UN'ALTRO SCALPELLO CHE SOLITAMENTE, VISTA L'INCLINAZIONE DEL TAGLIO DOVEVA ESSERE PIU' PICCOLO.
LATO A
IN QUESTA FOTOGRAFIA (LATO-A-), SI NOTA CHE LO SCALPELLO NON HA TRANCIATO DI NETTO IL PEZZO D'ARGENTO MA PARZIALMENTE AL 20-30% CIRCA E QUINDI IL PEZZO E' STATO SUCCESSIVAMENTE SPEZZATO PER ESSERE STACCATO DALL'ALTRA ESTREMITA' DELLA STRISCIA.
LATO C - B
IN QUESTA FOTOGRAFIA ( LATO C-B), SI VEDE NETTAMENTE CHE I PUNTI DI TAGLIO SONO DUE: C - B.
IL TERZO PUNTO DI TAGLIO ( C ) E' L'AGGIUSTAMENTO DEL PESO DELLA STESSA CHE SICURAMENTE ECCEDEVA.
DRACMA N° 2243
DRACMA N° 1337A
DIMENSIONE 1-1
DIAMETRO MASSIMO MILLIMETRI: 16,780
LA DRACMA 1337A EVIDENZIA MOLTO BENE LA PARTE PARZIALMENTE TRANCIATA ( A ), E LA SPEZZATURA ( B ), COSI' COME LA DRACMA 1433 MA SENZA CORREZIONE DI PESO CON ULTERIORE TRANCIATURA.
NEL LATO ( C ) SI NOTA LA FINE DELLA BARRA DI FORMA TONDEGGIANTE, OTTENUTA PER FUSIONE, CON LA CLASSICA FRASTAGLIATURA DEL METALLO PER FORTE PRESSIONE DEL CONIO.
INSUBRI
DRACMA N°2261
QUESTA DRACMA E' MOLTO PICCOLA DI DIAMETRO (mm.13,300).
LO SPESSORE E' MOLTO ALTO (mm. 3,30 - 3,33).
E' MOLTO EVIDENTE LA TRANCIATURA EFFETTUATA CON LO SCALPELLO IN DUE STADI.
ANCHE QUESTA DRACMA PRESENTA UN LATO FINALE DI FUSIONE A STRISCIA.
DRACMA N°2263
QUESTA DRACMA E' MOLTO PICCOLA DI DIAMETRO (mm.13,600).
LO SPESSORE E' ALTO (mm. 4,50).
INSUBRI
DRACMA N°2245
25° TIPO
LA PRIMA NOTA DA TENERE IN CONSIDERAZIONE E' CHE QUESTA DRACMA PRESENTA ALLE DUE ESTREMITA' I BORDI MOLTO TAGLIENTI.
E' PERFETTAMENTE VISIBILE L'ESECUZIONE PRIMARIA FATTA PER FUSIONE.
LA LEGA DI ARGENTO, PER FUSIONE VIENE COLATA SU DI UNA MATRICE SOLITAMENTE INCISA SULLA PIETRA, AVENTE UNA FORMA DI CANALINA, LEGGERMENTE CONVESSA SUI DUE LATI.
DOPO LA FUSIONE, IL RISULTATO FINALE ASSUME LA FATTURA DI UNA BARRETTA.
QUESTA BARRETTA SEBBENE MOLTO IRREGOLARE, NON VIENE SUCCESSIVAMENTE LAVORATA SUI BORDI ESTERNI MA E' GIA PRONTA PER LA TRANCIATURA.
LA PARTE INIZIALE E FINALE DEL PEZZO AVVIENE CON LA TRANCIATURA PARZIALE ESEGUITA A SCALPELLO, MA SOVENTE NON RISULTA NETTA FINO ALL'ESTREMITA'.
SECONDARIAMENTE, AVVIENE LA SPEZZATURA FINALE DELLA BARRETTA CON DEGLI UTENSILI, AVENTI QUESTI DELLE PINZE LEGGERMENTE CONVESSE SU ENTRAMBI I LATI.
E' DA NOTARE CHE QUESTE DRACME NON PORTANO ALCUN SEGNO DI CORREZIONE DOVUTO AL PESO ECCESSIVO CON LA CESOIA MA QUESTE SE PER NECESSITA' SONO LAVORATE SEMPRE CON LO SCALPELLO IN PARTICOLARE MODO SU DI UNO O DUE DEI QUATTRO ANGOLI ESTREMI, ESSENDO QUESTE DRACME DI FORMA PIU' O MENO QUADRATA O RETTANGOLARE.
L'ULTIMA FASE E' LA CONIAZIONE.
NON E' DA ATTRIBUIRE UNA CONSERVAZIONE BASSA ALLA MONETA N°2245.
LA CAUSA DELLA CONIAZIONE AVVENUTA CON MARTELLO, IN QUESTO CASO IMPRESSA CON POCO CARICO SUL PEZZO DI METALLO PONE UNA RISULTANTE SCARSA SULLA PARTE ALTA, RISULTANDO L'ALLEGORIA NON BENE EVIDENTE.
LA DRACMA NON DEFICITA DELLA CONSERVAZIONE FINALE.
INSUBRI
DRACMA N°2303
25° TIPO
VENETI
DRACMA N° 323
TIPO DRACMA - 2 TIPO-
ANNO II SEC. A.C.
METALLO ARGENTO
GRAMMI 2,520
CONSERVAZIONE SPLENDIDA GRADO 3-4 ( DA 1 A 4)
DIMENSIONI IN MM 15,70
GRADO di RARITA’ -Comune - Non Comune -R. 1-R. 2-R. 3 -R. 4-Unica
CARATTERISTICHE -
IDENTIFICAZIONE N° 323
EMIDRACMA N°1449
TIPO
ANNO
METALLO
GRAMMI
CONSERVAZIONE
DIMENSIONI IN mm
GRADO di RARITA’
CARATTERISTICHE
IDENTIFICAZIONE N°
EMIDRACMA - (OBOLO?)
I-II SEC. A.C.
ARGENTO
0,780
BELLA GRADO 4 (DA 1 A 4)
13,791
Comune - Non Comune - R.1 - R.2 - R.3 - R.4- Unica
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1449
FINO AD OGGI SI PENSAVA CHE LE DRACME DEI VENETI FOSSERO TUTTE ESEGUITE CON LA TECNICA DI FUSIONE CHIAMATA A GOCCIA DI FORMA TONDA O OVALE CON LA BORDATURA ESTERNA DI FORMA TONDEGGIANTE.
IN QUESTO CASO ANCHE QUESTA EMIDRACMA DEI VENETI, SEBBENE IN PERCENTUALE DI MOLTO INFERIORE SONO ESEGUITE A TRANCIA.
IN QUESTA FOTOGRAFIA E' BEN VISIBILE L'ESECUZIONE IRREGOLARE DEL TONDELLO.
PEDEMONTANI
L'ESECUZIONE DELLE DRACME DEI PEDEMONTANI PRESENTANO IN MOLTI CASI, SECONDO GLI STANZIAMENTI SEPARATI CON I RELATIVI CENTRI DI CONIAZIONE, ESECUZIONI DI FUSIONI DEI TONDELLI MOLTO DIVERSI TRA LORO.
SICURAMENTE LE DRACME DI QUESTE POPOLAZIONI SONO LE PIU' EVOLUTE TECNOLOGICAMENTE NELL'AREA PADANA A PARTIRE DALLA RAFFINAZIONE DEI METALLI, ALLA ESECUZIONE FINALE DELLA DRACMA.
DRACMA N° 1442
IL BORDO RISULTA LEGGERMENTE BOMBATO DOVUTO DALLA PRESSIONE DEI CONII.
INTERESSANTE NOTARE L'ESECUZIONE DEI TONDELLI DI QUESTA PARTICOLARE TIPOLOGIA DI DRACME DEI PEDEMONTANI CHE SI DISCOSTA DALLE ALTRE FUSE IN UNA MATTEROZZA DI FORMA CONVESSA VERSO L'ESTERNO.
QUESTE DRACME SONO FUSE IN UNA MATEROZZA AVENTE LA PARETE INTERNA A SCALINO, LEGGERMENTE INCLINATA VERSO L'ESTERNO PER POTERE ESTRARRE FACILMENTE IL TONDELLO UNA VOLTA RAFFREDDATO.
DRACMA N° 642
DA NOTARE NEL LATO DEL D/., CHE LA MONETA HA UN DIAMETRO MAGGIORE DEL ROVESCIO.
DRACMA N° 796
IN QUESTA SEZIONE E' VISIBILE LA TRANCIATURA A SCALPELLO IN TRE STADI.
ANCHE QUESTA DRACMA PRESENTA IL DIAMETRO MAGGIORE AL D/.
INSUBRI
DRACMA N°2245
LA DRACMA N° 2245 E' INTERESSANTE SOTTO L'ASPETTTO DI ESECUZIONE E QUINDI LA RIPROPONGO IN QUESTO SETTORE
TIPO
ANNO
METALLO
GRAMMI
CONSERVAZIONE
DIMENSIONI IN mm
GRADO di RARITA’
CARATTERISTICHE
SEGNI
IDENTIFICAZIONE N°
DRACMA
II SEC. A.C.
ARGENTO
2,897
SPLENDIDA GRADO 4 (DA 1 A 4)
15,320
Comune - Non Comune - R.1 - R.2 - R.3 - R.4 - Unica ?
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2245
PER QUALE MOTIVO RITENGO CHE LA CONSERVAZIONE DI QUESTA DRACMA (2245), E' SPLENDIDA GRADO 4.
LA PRIMA NOTA DA TENERE IN CONSIDERAZIONE E' CHE QUESTA DRACMA PRESENTA ALLE DUE ESTREMITA' I BORDI MOLTO TAGLIENTI .
L'ARGENTO PER FUSIONE VIENE COLATO SU DI UNA MATRICE SOLITAMENTE INCISA SULLA PIETRA, AVENTE UNA FORMA DI CANALINA, LEGGERMENTE CONVESSA SUI DUE LATI, IN MODO DA FORMARE UNA BARRETTA DI METALLO, IN QUESTO CASO DI LEGA D'ARGENTO.
E' PERFETTAMENTE VISIBILE L'ESECUZIONE PRIMARIA FATTA PER FUSIONE.
LA PARTE FINALE DEL PEZZO AVVIENE CON LA TRANCIATURA ESEGUITA A A SCALPELLO, MA MAI FINO ALL'ESTREMITA' PERCHE' SPEZZATO CON DEGLI UTENSILI AVENTI LA FORMA DI PINZE LEGGERMENTE CONVESSE SU ENTRAMBI I LATI.
E' DA NOTARE CHE QUESTE DRACME NON PORTANO ALCUN SEGNO DI CORREZIONE DOVUTO AL PESO ECCESSIVO CON LA CESOIA MA QUESTE SE PER NECESSITA' SONO LAVORATE SEMPRE CON LO SCALPELLO.
NON E' DA ATTRIBUIRE UNA CONSERVAZIONE BASSA ALLA MONETA N°2245.
LA CAUSA DELLA CONIAZIONE AVVENUTA CON MARTELLO, IN QUESTO CASO IMPRESSA CON POCO CARICO SUL PEZZO DI METALLO PONE UNA RISULTANTE SCARSA SULLA PARTE ALTA RISULTANDO L'ALLEGORIA NON BENE EVIDENTE.
LA DRACMA NON DEFICITA DELLA CONSERVAZIONE FINALE.
LIGURI
LIGURI?
NOTA DESCRITTIVA
DRACMA N°1437
D/, LA TESTA DI DIANA E’ IRRICONOSCIBILE, POICHE’ IL METALLO SI PRESENTA COME UN RILIEVO TONDEGGIANTE, UNA CONVESSITA’ QUASI UNIFORME NON MODELLATA DAL CONIO SE NON PER MINIMI CENNI NEBULOSI.
AL R/, LA CONCAVITA’ DEL METALLO HA RICEVUTO BENE L’IMPRONTA DAL CONIO.
IL LEONE RAFFIGURATO ANDANTE VERSO DESTRA SU UNA DOPPIA RIGA ORIZZONTALE RAFFIGURANTE IL TERRENO E LA LEGGGENDA MASSA, CHE GIA’ PRESENTA LE PRIME ALTERAZIONI IN MASSA O MSSA, SONO DI NOTEVOLE NITIDEZZA E NON LASCIANO DUBBI SUL MODELLO DI ORIGINE.
IN ALCUNI ESEMPLARI, ANCHE LA TESTA DEL LEONE SUBISCE QUALCHE ALTERAZIONE, DA CUI AVRA’ INIZIO UNA PIU’ GRAVE DEGENAZIONE SUCCESSIVA.
LA MANCATA IMPRONTA AL D/, DERIVA DA UNA SCARSA CONOSCENZA DELLA TECNICA DI CONIAZIONE.
UN RILIEVO NOTEVOLE COME QUELLO DELLA TESTA DI DIANA, AVREBBE RICHIESTO PARTICOLARI ACCORGIMENTI DI CONIAZIONE.
QUESTA CIRCOSTANZA CHE RILEVA, IN UN CERTO SENSO, IL PRIMO APPRENDISTATO DEI NUOVI MONETATORI ED IL NOTEVOLE GRADO DI LOGORAMENTO CHE GENERALMENTE SI RISCONTRA PER LE MONETE DI DETTO TIPO, FANNO RITENERE CHE ESSE APPARTENGONO AD UNA ESORDIENTE FASE DI FALSIFICAZIONE DELLE DRACME MASSILIOTE.
QUESTE MONETE, SONO CONIATE SU TONDELLI DI BUONA LEGA D’ARGENTO MA CON TENORE PIU’BASSO RISPETTO ALLE DRACME MASSILIOTE.
ANCHE SE CURATI BENE, I TONDELLI, AVENTI QUESTI I BORDI REGOLARI, ASSUMONO PER CONIAZIONI DEFORMAZIONI MOLTO EVIDENTI.
IL LORO DIAMETRO VARIA DA MM. 18,00 A MM. 15,00, AVENTI UN PESO MEDIO CHE VA DA GR.2,800 A GR. 3,000.
IL PAUTASSO, ESCLUDE UNA LORO DERIVAZIONE DAI TIPI MASSA E SASSA, DATA LA CORRETTEZZA INIZIALE DELLA FIGURA LEONINA CHE INDICA UN RAPPORTO CON L’AUTENTICA DRACMA MASSALIOTA, NON CON LE IMITAZIONI PREDETTE, IN CUI IL LEONE HA GIA’ SUBITO UNA NOTEVOLE ALTERAZIONE.
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